No TAV: la militarizzazione della valle costa più dei finanziamenti europei

No TAV

Il Ministro Maroni li aveva definiti “terroristi ” e da più parti politiche è stato auspicato il pugno di ferro nei loro confronti. Eppure i No TAV continuano a ribattere accusa dopo accusa, argomentando contro lo “spreco di soldi” che l’Alta Velocità in Val di Susa costituirebbe.

Ultimo argomento di conflitto, la militarizzazione del territorio, che avverrà tramite l’arrivo di 150 alpini a difesa dei cantieri e complessi lavori di “sicurezza”. Tale impiego di forze militari è contestato però non solo da un punto di vista democratico-politico, ma anche squisitamente economico:

Movimento No TAV rileva che, mentre lo scavo della galleria geognostica e di servizio e costerà non meno di 143 milioni di Euro per 56 mesi di lavoro, il dispositivo militare adottato per contrastare l’opposizione popolare costerà nel medesimo periodo 186 milioni all’anno, quindi in totale 868 milioni di €. (6 volte il valore dell’opera). Si fa notare inoltre che l’importo della militarizzazione costerà oltre due volte il valore del finanziamento a fondo perduto [1]che l’Unione Europea ha promesso all’Italia. Esso ammonta infatti a 417,4 milioni di Euro, ossia il 63% dei 662,6milioni di € previsti per questo Progetto Prioritario n. 6, il resto va alla Francia.

Insomma, tale spiegamento di forze militari sarebbe totalmente anti-economico, tanto da aumentare i dubbi che dietro i lavori della TAV possano esserci soltanto meri intenti speculativi.

Intanto, a Chiomonte, teatro di battaglie negli scorsi giorni, il 15 luglio avrà inizio il campeggio No TAV. Primo evento, una speciale conferenza del professor Massimo Zucchetti sull’uso dei lacrimogeni cancerogeni da parte della polizia:

Venerdì 15 luglio ore 18:00 a Chiomonte, alla Centrale, davanti a reti e sbarramenti, Massimo Zucchetti in: Seminario misto Poliziotti e NOTAV su “Gas lacrimogeni CS: effetti immediati e ritardati sulla salute”.Con megafono. In modo che sentano TUTTI. Classe mista di allievi NOTAV e allievi poliziotti. La lezione avra’ come supporto un piccolo quadernino di quattro pagine (tutto su un foglio A4) con i concetti principali da distribuire in qualche centinaio di copie e fare in modo che arrivino anche agli allievi poliziotti. Sara’ richiesta a fine lezione la testimonianza di allievi NOTAV che raccontino in tre minuti a testa la loro esperienza coi gas CS.

A parte, una raccolta della recente letteratura internazionale che illustra le evidenze sulla cancerogenicita’ del CS con esperimenti in vivo (su animali).

Dunque, la battaglia e le reciproche accuse fra classe politica e No TAV continuano senza esclusione di colpi da una parte e dall’altra. Continueremo a tenervi aggiornati.

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